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Cerco di parlare un po' d'Architettura, d'Urbanistica, Arte, Lifestyle, Musica e altro anche se non ne ho le qualità

venerdì 4 luglio 2008

Milano - Piazzale Loreto




Piazzale Loreto, una delle piazze milanesi più famose e importanti, eppure una delle più brutte piazze della città.
A parte il traffico, ma essendo uno snodo importante è inevitabile, sono i plazzi che mi lasciano perplesso.

La storia racconta che nei pressi dell'attuale piazzale, nel 1600 sorgeva un piccolo santuario dedicato alla Madonna di Loreto molto frequentato dagli abitanti di Greco e di altri centri limitrofi.
Più tardi il luogo, caratterizzato da un intenso transito, fu inglobato nel Comune di Milano, pur conservando la denominazione frattanto acquisita, Rondò di Loreto anche dopo che il santuario finì in rovina e fu demolito e sostituito dalla nuova chiesa in via Palestrina ora intitolata al Redentore (in origine doveva portare il nome della madonna di Loreto), al suo interno in una cappella si conserva ancora la statua lignea della madonna di Loreto proveniente dal piccolo santuario demolito.
Il luogo passò infine ad essere denominato "Piazzale Loreto".
I palazzi presenti son quasi tutti del dopoguerra. Sul lato est della piazza, tra le vie Porpora e Stefano Canzio c'era un bellissimo (a mio parere) palazzo anni 30, il Titanus hotel Loreto, poi demolito per far posto sempre in mia opinione ad un banalissimo e un po brutto palazzo di 9 piani ad uso uffici.

Pochi giorni fa mi sono imbattuto in queste bellissime cartoline postate da Annamitica, trovo il palazzo in questione un vero gioiellino.





Questo è il palazzo che ha sostituito l'enorme hotel Loreto.



Mi chiedo spesso cosa potrebbero fare, anche il palazo dei magazzini Coin è qualcosa di inguardabile. Ricordo negli anni 80 che a conclusione del Corso Buenos Aires c'era posto sul palazzo all'inizio di Viale Monza un grande schermo, il Gammacolor, lo trovavo affascinante, un po' New York.
Bene, io spero che per il famoso EXPO, facciano qualcosa per questa piazza, chessò, un bel monumento, molto importante e di grandi dimensioni, tanti gammacolor su tutti i palazzi....

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Senza contare poi che piazzale Loreto è molto famoso anche per chi non è di Milano... dice niente la storia della pompa di benzina e tutto il resto?

In effetti un luogo così significativo per la storia d'Italia (per quanto associato ad un fatto violento) andrebbe valorizzato. Un bel monumento contro le dittature sarebbe appropriato.

Roberto Arsuffi ha detto...

Concordo, anche se in disparte, all'inizio di via Andrea Doria c'è un monumento, forse inerente in qualche modo ai fatti di piazzale Loreto, ma nn ricordo esattamente.

byb ha detto...

sarebbe bello una sistemazione della "piazza", ma fondamentalmente, è proprio soltanto un rondo, un grosso incrocio.
però forse, in occassione dell'expo delle installazioni, sulle facciate, o nello spazio sopra la piazza, visibile dal corso e dal tridente, anche temporanee, potrebbero risolvere il "nulla" che ora lì regna sovrano.

Marco Contini ha detto...

ciao rob, abitando praticamente sulla piazza, spero vivamente facciano qualcosa per sistemarla, è orrenda... figurati che non c'è nemmno un attraversamento pedonale vero e proprio! la sera dopo le 11 chiudono il sottopassagio pedonale del metro, per cui si è costretti ad attraversare "abusivamente" la piazza a piedi, rischiando di finire sotto le macchine... mi piacerebbe che, oltre ad un bel monumento (in effetti quello riferito a mussolini c'è all'inizio di via andrea doria), rendano il piazzale vivibile per i tanti pedoni. un bacino
(:-))

Roberto Arsuffi ha detto...

Già, dimenticavo l'attraversamento da corso Buenos Aires al lato della piazza dove c'è UPIM e Coin... no comment.


:-D Beso

Anonimo ha detto...

e già che ci siamo un bel ritocco alla viabilità automobilistica. ora è oscena!

Anonimo ha detto...

Io propongo di alberare gli attuali sensi di marcia delle macchine e piazzare delle fontane qua e là. In questi viali alberati prevederei anche dei passaggi pedonali.
Ciao

Paul Building ha detto...

Bella e appasionata la tua ricostruzione storica, ma devo segnalarti delle imprecisioni, dato dal fatto che le mie informazioni arrivano direttamente dai racconti di mio Padre che nacque all'inizio del '900 e milanese D.O.C. quindi ritengo la fonte molto attendibile. Naturalmente è inutile a dirsi che mio padre non cè più da ormai vent'anni ma, ricordo perfettamente i suoi racconti di una Milano che non c'è più. Fatto sta che tra il 1489 e il 1509 fu realizzato nell’area Sancti Gregorii, oltre il torrente Redefossi, questo grande complessocorso-buenos-aires-2 pronto ad accogliere i poveri ammalati. Tutti sappiamo, per averli studiati a scuola, che nei “Promessi Sposi” il Manzoni parla proprio di questo lazzaretto. Gli anni passarono, la peste sparì e il lazzaretto fu distrutto; rimane in sua memoria la Chiesa di San Carlo, proprio in Via Lazzaretto. Sull’area piuttosto ampia sorse un quartiere popolare ad alta densità abitativa. Alla nuova via fu imposto il nome di Corso Loreto, poiché nei pressi sorgeva una chiesa dedicata a Santa Maria di Loreto.(che da lì che proviene il crocefisso da te illustrato) Nel 1906, in occasione dell’Esposizione universale che aveva come tema quello dei Trasporti, Corso Loreto fu cambiato in Corso Buenos Ayres, poi Aires.Quindi a questo punto per ricordo del Corso Loreto si decise che quella grande piazza, snodo di importati traffici che portavano a Monza e lecco di chiamarla Piazzale Loreto. Il nome Buones Aires fu scelto, non senza critiche, dal Sindaco di allora Ettore Ponti non solo per promuovere un’immagine internazionale della città, ma soprattutto per commemorare la massiccia immigrazione italiana nei paesi Sud Americani, nacque così Piazza Argentina, per ricordare gli emigrati in quel paese, e Piazzale Lima per chi emigrò in terra peruviana. Sul lato Est del Corso le costruzioni erano abitate dalla borghesia milanese, mentre sul lato Ovest il quartiere era più popolare. Il Corso era, allora, attraversato dalle ferrovie della vecchia Stazione Centrale, che percorrevano il Viale Regina Elena, che poi è divenuto Viale Tunisia. Per la sua posizione il Corso divenne, e lo è tuttora, collegamento fra Milano e Monza. Per concludere il bellissimo e imperioso (così lo ricordava mio Padre) Hotel Titanius Loreto non fu demolito per scelta, ma durante la seconda guerra mondiale fu vittima di gravi e profonde lesioni strutturali, che comporto alla demolizione completa. Infatti ricordo io stesso che si scorgeva tra i cartelloni pubblicitari che coprivano allora l'area resti di uno stabile bombardata, cosa non tanto inusuale , per chi percorreva Milano negl'anni 70'. Infatti ancora ad allora erano presenti in molte zone di milano queste spettrali rimanenze di case che furono. Ecco...questa è la mia personalissima versione della nascita del Corso buenos Aires e di Piazzale Loreto, Perdonami se mi sono permesso ma essendoci nato mio Padre e successivamente io, sono legato in modo particolare a quella zona. ciao

carlo ha detto...

ho una foto del 1964 (metropolitana finita) in cui c'è ancora quel bellissimo palazzo
ma non so come postarla qui

Roberto Arsuffi ha detto...

Ciao, questo blog attualmente è fermo da anni, sostituito dal nuovo Blog di Urbanfile. Se vuoi puoi mandare la foto alla nostra mail. Magari tornerà utile per riproporre l'articolo in maniera aggiornata.

info@urbanfile.org

Unknown ha detto...

C'è già un monumento per i 15 partigiani uccisi e lasciati esposti al sole il 10 Agosto del 1944.
Vada a deporre un fiore.
Non è successo altro di violento in quel luogo.

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