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Milano - Porta Venezia ma anche il resto del mondo, Italy
Cerco di parlare un po' d'Architettura, d'Urbanistica, Arte, Lifestyle, Musica e altro anche se non ne ho le qualità

venerdì 29 giugno 2012

Londra. ArcelorMittal Orbit




115 metri di groviglio ferroso, a dire il vero non riesco a farmelo piacere. Disegnato da Anish Kapoor e Cecil Balmond, è la scultura artistica più grande nel regno unito. Rimarrà come simbolo delle olimpiadi di Londra 2012. Sicuramente devo ammettere che è un oggetto unico e molto iconico, anche se a me pare un vero groviglio di metallo, magari col tempo, come molte cose, le si apprezzano meglio.






giovedì 28 giugno 2012

Milano. Non ce la possiamo fare



Piazza Affari ore 13,30 circa... come al solito è un parcheggio orrendo. Non ce la possiamo fare a non far parcheggiare le auto anche in queste piazze. Per fortuna che almeno il comune si è degnato di ripulire il Dito di Cattelan dalla colata di vernice lanciata da un vandalo qualche settimana fa.

Ripropongo la mia idea di come mi piacerebbe vedere tutta la zona attorno a piazza Affari, Alberi, spazi pubblici, una piazza dove ci si possa fermare... non con le AUTO.




Come potrebbe diventare lo slargo ora occupato dalle auto.


Ora

Con un semplice filare di alberi





Milano. L'ingresso fa la sua porca figura



Ieri sera passando sotto la torre Pelli ho potuto ammirare il nuovo ingresso al futuro podio e centro commerciale più da vicino, e diciamo che mi ha fatto una bella impressione. Imponente, senza essere enorme, d'effetto e poi questo mix di vetro, acciaio e legno mi piace tantissimo.








mercoledì 27 giugno 2012

Milano, vi segnalo questo intervento in via Torino

Via Torino, finalmente svelato il misterioso progetto... Qui la scheda su Urbanfile




Per decenni il grande buco in via Torino... finalmente vede uno svolgimento. Era una ferita della seconda Guerra Mondiale e una ferita lasciata da un piano scellerato che prevedeva una grande arteria che collegasse San Babila con il Castello bypassando il Duomo e che per fortuna si è arrestata giusto qui, tempo fa avevo fatto un bel POST a tal proposito.

Ricordo che da piccolo lì c'era un auto parcheggio multipiano, con ascensore e mi affascinava sempre. Poi eliminato non so più quando, per rimanere un orrendo parcheggio e un terribile angolo diroccato di Milano per decenni. 

Orasalta fuori questo. Interessante, un po' statico, devo valutarlo meglio, mi piace la forma della piantina, ma il fronte su via Torino mi pare un po' troppo asettico.


L'autosilo in via Torino degli anni 70 poi rimosso




Milano. Barona, la Fontana di Mitoraj dimenticata?



La fontana di piazza Enzo Papi, alla Barona, è stata realizzata nel ' 91 a opera dello scultore polacco Igor Mitoraj, noto per le sue rivisitazioni della scultura greca e latina.

Io la trovo strepitosa, ma dopo anni ancora mi chiedo cosa ci faccia in quel luogo.
Io ho abitato in zona per anni, quindi parlo anche da persona che in teoria potrebbe averne avuto ogni diritto di godersela avendola sotto casa, ma onestamente, mai andato a fare un giro da quelle parti, se non per fotografarla o vederla.

Milano fosse come Roma, ricca di fontane zampillanti per il centro, una fontana così bella in periferia ci starebbe anche, ma visto che il centro della città è povero di opere, ma ci sono piazze adibite a parcheggio (vedi Santo Sepolcro, Piazza Affari), perché una scultura come questa deve essere piazzata così fuori da ogni itinerario turistico?

Per fortuna oggi passandoci appositamente per fare due foto ho scoperto che c'erano due operai che stavano facendo manutenzione, a dire il vero me l'aspettavo come al solito, sporca, taggata e spenta.

Ah, nel 2006 c'era stata anche una "sommossa" del quartiere per lo stato d'abbandono della fontana.








Il Quartiere Sant'Ambrogio, dove al centro si trova la fontana di Mitoraj

Milano, Piazza Ohm, e le periferie ripulite




La piazza si trova a pochi metri da dove lavoro, e da dove abitano i miei genitori. Ora è interessata da qualche mese a lavori di sistemazione e nuovo look. Sembra stiano venendo anche molto bene.
La piazza prima era uno slargo senza alcun disegno. Ora i lati son stati sistemati a verde, con "isole" e sentieri, molto bello.
Mi fa piacere che si facciano questi interventi anche in periferia, ma a volte mi chiedo, perché certe cose non le sistemano prima in centro? Ci sono incroci, vie e altro in centro senza disegno, abbandonate a loro stesse e all'inciviltà della gente.





Com'era



Per dettagli e info Comune di Milano

martedì 26 giugno 2012

Milano, il Passaggio Centrale

Il tratto della Galleria verso via Armorari


Nome banale, per un luogo che potrebbe avere delle belle potenzialità, ma che essendo a Milano, come molte cose "pittoresche" o sceniche è dimenticato e maltrattato. Il passaggio collega via Orefici a via Armorari e Cesare Cntù, formando una T. Una parte è semplicemente una via aperta in alto e limitata ai due estremi da due archi sorretti da colonne, mentre l'altro braccio è una vera e propria galleria coperta da una vetrata, la prima parte nello stile eclettico di fine ottocento che si rifà al rinascimento, mentre la galleria coperta è in un grazioso ibrido tra l'eclettico e il Liberty.
Forse un tempo più viva ed attiva, con negozi e altre attività, ora in possesso della Banca Cariparma che ne ha usato ogni anfratto. Nella via si parcheggia, il passaggio è ora solo un "passaggio" per giunta in un punto c'è l'affaccio sul retro del palazzo delle poste che negli anni 50 subì interventi moderni che hanno l'aspetto ora di un palazzo per uffici da estrema periferia.
Per fortuna la domenica mattina il luogo suddetto e le vie adiacenti sono animate dal mercatino dei filatelici.
Perché son sicuro, un luogo come questo in una città come Barcellona, Madrid, Parigi o altra, sarebbe trattato molto meglio.

LA parte centrale, verso l'orrendo retro del palazzo delle poste

Apertura su via Cantù

Angolo uguale alla foto più sotto di fine ottocento 
Il braccio lungo verso via Orefici



Il lucernario della Galleria Centrale

Il Passaggio centrale alla fine dell'ottocento

Milano. Rivoglio la città anni 30/40



Per carità, sicuramente ora per molte cose si vive meglio, ma vedendo le immagini delle foto degli anni prima della guerra, mi pare di vedere una città così ordinata. Piazza Lima è un semplice slargo lungo il Corso Buenos Aires, una piazza senza grandi pretese ne architetture di rilievo. Gli alberi in piazza sono spariti per far posto alla sottostante fermata della Metropolitana, poi rimessi qualche anno fa ma in versione alberelli (sempre meglio di niente). I tavolini lungo le vetrine del vecchio Motta sono sparite, lì il marciapiede è quasi sempre lercio per i sacchetti degli scarti dello Spizzico e del Burger King. Insomma, ora manca la "poesia" sarà per il fatto che la foto è in bianco e nero? Chissà, io ho provato a postare una foto da Googlemap in versione BN... ma la poesia manca sempre.


lunedì 25 giugno 2012

Milano, ci vogliono 20 anni per disfarci di un mostro




In Italia ci vogliono decenni (forse ci è andata anche bene, visto che "sono solo" 22 gli anni passati da quando il "palazzone" in zona Monlué è stato abbandonato da chi lo stava costruendo e da chi lo aveva finanziato, speculandoci e quant'altro.

Doveva essere un mega hotel per i mondiali di calcio del 1990, ma per qualche giro mai ha visto finiti i lavori, in compenso è rimasto lì, a far bella mostra di se e delle sue cento gambe rinsecchite per due decenni.

Finalmente questa settimana il mostro ingombrante sparisce, rimanendo come ricordo solo nelle foto.





venerdì 22 giugno 2012

Palazzo Lombardia è un bel palazzo.

Il CTBUH ha selezionato le quattro strutture in giro per il mondo che rappresentano la maggiore qualità in termini di sostenibilità, innovazione tecnica e design. Il gruppo di architetti e ingegneri strutturali, team non profit con sede presso l'Illinois Institute of Technology, monitora i progetti degli edifici più alti nel mondo e ha parlato di un vero e proprio "rinascimento" nello sviluppo dei grattacieli. Sono ben 88 le torri alte più di 200 metri completate nel 2011, un record rispetto ai 32 progetti del 2005. Una giuria internazionale ha fatto le scelte che saranno ufficializzate nel corso si una cerimonia di premiazione a Chicago il prossimo ottobre. "I vincitori si caratterizzano per la notevole creatività, il rispetto dell'ambiente, la connessione con il luogo e l'ambiente urbano", ha detto il presidente della Commissione Premi, Richard Cook

Da il Sole 24Ore

A me pare quasi inverosimile, ma forse sottovaluto il progetto. Oramai quasi ultimato, stanno sistemando i particolari, per me a malapena passabile come look generale, sì perché per me si è perso nei dettagli, gabbiotti tecnici che spuntano dai tetti e che trovo orripilanti, assieme ad altri punti che proprio non mi vanno giù.

Specie confrontato con gli altri progetti vincitori di questo premio, Palazzo Lombardia pare un po' poverino.

Comunque sono contento, per l'Italia e per Milano.

Ecco i vincitori:


Absolute World 56 CANADA Mississauga
Design Architect - MAD





1 Bligh Street AUSTRALIA Sydney
Design Architect - Ingenhoven Overdiek und Partners Architectus





Palazzo Lombardia ITALY Milano
Design Architect - Pei Cobb Freed & Partners









Doha Tower Qatar Doha
Design Architect - Ateliers Jean Nouvel









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