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martedì 1 giugno 2010

Lost... la soluzione




Ho visto il finale di Lost.

Una serie che ho seguito assiduamente per un bel po', ma poi la confusione aveva preso il sopravvento e quindi un po' la noia. Onestamente la 5a stagione l'ho guardata con poca attenzione, a volte mi son perso degli interi episodi. Cosa che ho cercato di rimediare con la sesta stagione. Un po' di idee me l'ero fatte, ma ancora la confusione regnava.
Ieri cercando risposte in rete sono incappato in questo testo da un blog, lo riporto qui di seguito, sperando aiuti un pochino.


LA SOLUZIONE DI LOST

Ora è tutto chiaro. Non lo credevo possibile: in cinque stagioni gli autori avevano inserito così tanti elementi narrativi - tra fazioni, scienziati, resurrezioni, botole, flashback, non sto qua a rifare l’elenco - che mi pareva impossibile chiarire tutto e inserirlo in un quadro narrativo spiegabile anche solo a grandi linee.
Invece è arrivato il momento, e il tutto è stato risolto ampliando finalmente la nostra visione, e mostrandoci tutto da un punto di vista superiore. Incredibile. Questa è la più bella opera di fantasia di tutti i tempi, ma per i complimenti ci sarà tempo.
Tutto quello che abbiamo visto è frutto di una lotta che dura da molto tempo. Ma la lotta non è tra varie fazioni, militari, miliardari, scienziati, o tutto quello che ci era stato proposto e fatto vedere dalla seconda stagione in poi. No. O meglio, si: ci sono tutte queste lotte che si dipanano nel corso di circa 50 anni, dal momento che i primi militari americani mettono piede sull’isola al momento con cui si chiude questa stagione.
Ma queste lotte, per quanto reali, sono solo il riflesso di una partita più grande, giocata da esseri superiori, da entità superiori. Ricorrendo ad un esempio scacchistico, noi vediamo l’alfiere che lotta contro il pedone, la torre che si sposta per attirare la regina in una trappola... vediamo la partita, ma fino a ieri non vedevamo i giocatori, anzi non ci rendevamo nemmeno conto che ci fossero. La cosa impressionante è che tutti gli elementi che compongono la spiegazione (lo strato più ‘alto’ della spiegazione) ci erano stati anticipati all’inizio di LOST. Anzi, LOST era proprio iniziato così, con la presentazione dei due contendenti, prima che ci mostrassero la loro partita.
Ricordate.
Gli elementi simbolici iniziali ci avevano fatto capire che era uno scontro tra DESTINO e LIBERO ARBITRIO. Le pietre bianche e nere, il backgammon. La contrapposizione tra fede e scienza. Ci stavano indirizzando verso una visione generale della cosa, prima che ci mostrassero la partita vera e propria e noi ci facessimo distrarre dal suo svolgimento. Ma ora veniamo alla spiegazione.



ANTEFATTO - MITOLOGIA DELL’ISOLA

C’è un’isola, un posto magico se vi piace guardare la cosa da un punto di vista metafisico/esoterico, un’anomalia spazio-temporale causata da un fortissimo campo magnetico se preferite interpretare la cosa da un punto di vista para-scientifico; ora non importa questo. Ciò che conta e che quest’isola (abitata da un’antica civiltà presumibilmente egizia, ma puo’ anche essere altro) è in sostanza una macchina del tempo.
Al suo interno c’è una ruota che può liberare parte della energia (magica/elettromagnetica fate voi), causando uno spostamento dell’isola sia nello spazio che nel tempo. Quest’isola è abitata solo due individui, che non sono uomini: sono dei. Come ci siano finiti non lo sappiamo (ci sono da sempre? ci sono arrivati che so io nel medioevo ed hanno sviluppato gli incredibili poteri rompendo per primi una sacca di energia? forse l’anno prossimo lo sapremo), ma non è realmente importante al fine di spiegare quanto è successo sinora.
Uno dei due ha assunto per sua scelta sembianze umane ed abbracciato l’umanità con tutti i suoi limiti (mangiare, bere, dormire), mentre l’altro è rimasto nella sua forma originale, un fumo nero. Ma l’importante e che ambedue possono viaggiare nello spazio e nel tempo a loro piacimento, ed assumere la forma di qualsiasi cosa vivente arrivi sull’Isola già morta. Uno di loro lo chiameremo come lo chiamano tutti, Jacob, l’altro non ha ancora un nome e quindi lo chiamerò l’Altro. Il primo vive alla luce, ama gli uomini e li vuole sulla sua isola, è convinto che nulla sia realmente scritto nel loro destino ma che loro possano esserne artefici. Egli è il sostenitore del libero arbitrio, e crede che con questo essi possano cambiare il destino.
Il secondo vive nelle tenebre, odia gli uomini perché ‘...arrivano, combattono, succede sempre così...’, è convinto che essi non abbiano la forza, la volontà necessaria per sottrarsi al loro fato. Egli è un sostenitore del destino, una cosa in cui solo gli dei (come lui) possono interferire. E odia Jacob, vorrebbe ucciderlo ma evidentemente non può farlo personalmente. Anzi, forse non vuole nemmeno ucciderlo nel senso letterale del termine, vuole dimostrargli che si sbaglia (a fidarsi degli uomini) facendolo uccidere da un suo fedele. L’Altro non si fa specie a condizionare il destino degli uomini, tessendolo a proprio piacimento, balzando nel tempo addietro qua e là, interferendo, mentendo, ingannando. E con questi mezzi che un giorno decide di ‘fregare’ Jacob. Quando? Quando non si sa, ma è davvero poi la domanda da farsi, chiedere il ‘quando’ delle azioni due dei che conoscono il tempo e ci viaggiano dentro a proprio piacimento? Jacob conosce il piano dell'altro, cioè condizionare il destino degli uomini ed usarli come mere pedine per ottenere il suo scopo. L’Altro vuol dimostrare a Jacob che ‘what happened, happened’, indipendentemente dalla volontà degli uomini. Ma - e questo è il punto chiave - Jacob intende affrontare questa ‘guerra’ (o forse dal loro punto di vista è meglio definirla partita, scommessa) dimostrando all’Altro che in realtà gli uomini hanno la capacità di scegliere indipendentemente dai giochi che gli dei tramano per loro, grazie al libero arbitrio. Fedele a questo principio, Jacob non farà assolutamente nulla per evitare le vicende che accadranno per mano degli inganni dell’Altro, salvo che parlare agli uomini per convincerli a credere in se stessi, a sentirsi padroni del proprio destino. Dall’alba dei tempi Jacob accoglie uomini che arrivano sulla sua isola, li forgia, li fa diventare ‘un popolo’ e li restituisce al mondo perché creino una civiltà. Jacob ha portato la civiltà sulla Terra, è l’antesignano di tutto, ha creato gli egizi, i romani, i greci, i coreani, i cinesi, tutto. L’Altro odia tutto ciò, odia gli uomini perchè “...arrivano, combattono, distruggono, corrompono. Finisce sempre nello stesso modo”. Jacob no. Egli pensa che tutto quello che accade prima “è solo progresso”. Jacob ‘crea’ un consigliere, gli da il dono dell’eterna giovinezza, ed a lui affida l’incarico di scegliere di volta un leader, che dovrà gestire le cose dell’isola e portare avanti un nuovo popolo fino a che esso non sarà pronto. Ma non è lui a scegliere direttamente il leader, si affida al libero arbitrio di chi ha scelto come consigliere (Alpert in questo caso) ed al libero arbitrio di chi questo sceglierà come leader per amministrare l’isola e guidare il popolo.
Questo ha causato che nel mondo fuori l’isola ci sia un ‘esercito‘ di fedeli ex consiglieri di Jacob che conoscono la verità sulla battaglia in corso, essendo già stati protagonisti di qualcosa di simile in passato. Fedeli che forse in passato hanno già ricoperto i ruoli che ora sono dei protagonisti; magari Ilana stessa era consigliere come ora lo è Alpert, e potrebbe essere proprio per questo che si rivolge a lui come Ricardus, latinizzazione di Richard: magari Richard è stato reclutato da Jacob ai tempi della Black Rock (che dovrebbe essere il momento in cui l’Altro concepisce il piano di cui parleremo, e cioè il momento mostrato all’inizio della puntata) mentre Ilana è un consigliere di epoca più remota, e crede che Alpert sia come lei dei tempi dei romani. Jacob si diverte con gli uomini, è un umanista. Li attira sull’isola, ma come detto non li condiziona mai. Se e solo se loro vogliono fare una cosa, allora la faranno. A questi uomini Jacob non rivela mai dell’altro, nemmeno ad Alpert. La sua presenza è nota solo ai fedeli di Jacob al di fuori dell’isola. L’Altro - come detto - lo odia e vuole farlo uccidere per mano dei suoi amati fedeli. E vuole porre per sempre fine ai regni di Jacob impedendo al suo popolo, a qualunque donna, di riprodursi sull’Isola. Ma come fare? Come convincere tutti loro ad uccidere il loro dio? Semplice: deve diventare egli stesso il loro leader, ingannando il consigliere (deputato a scegliere il leader come detto). E come può farlo? Attraverso una rete di inganni fatti balzando qua e la indietro nel tempo. Ma per questo scopo non è sufficiente che sia solo lui a muoversi, occorre che lo faccia anche qualcun altro, e l’unico modo è liberare il meccanismo della ruota (che forse Jacob stesso ha sepolto), e indurre un uomo a tornare indietro nel tempo in modo da ingannare il consigliere (Alpert), convincerlo che sia lui il nuovo leader, farlo morire - per mano di un altro leader - prenderne finalmente il posto e convincere il leader ad uccidere Jacob. Il fantoccio (poveretto) usato allo scopo si chiama John Locke.


IL PIANO DELL’ALTRO

L’Altro progetta un complicatissimo tranello temporale. L’altro prende il posto del capitano della Black Rock, tale Magnus Hanso (probabilmente deceduto sull’isola) e si manifesta ad inizio ‘900 come Alvar Hanso, un magnate misterioso ed illuminato. Impersonando lui, col suo immenso potere, convince un gruppo di militari e scienziati dell’imminente fine del mondo, originata da un qualche evento che si svolgerà su un’isola dagli immensi poteri, isola la cui ricerca sarà lui a guidare. Fa si che venga fondata la Dharma, inizia a diffondere una falsa scoperta riguardo una serie di numeri che preverranno la fine del mondo (4 8 15 16 23 42), costruisce egli stesso il pendolo attraverso cui trovare l’isola ed infine causa lo sbarco dei primi militari americani, cui fa portare una bomba H perché gli servirà. La Dharma sbarca sull’isola. E’ coinvolta in una serie di ricerche ed esperimenti volti a scoprire l’origine del potere dell’isola ed imbrigliarlo per evitare una non meglio definita fine del mondo ma in realtà sono tutte balle, che lui stesso ha inventato al solo scopo di far trapanare la sacca di energia, causare l’incidente che abbiamo appena visto e liberare la ruota. E questo accade. Nel 1977 appaiono i Losties, ma lui lo sa perché fa tutto parte del loop (ma non è proprio un loop, si ripete una volta sola) che lui stesso ha creato. Ma nessuno dei partecipanti (Dharma, others, losties) sa nulla. In questo 1977 Daniel Faraday - arrivato dal futuro - darà notizie a Peter Chang del verificarsi di un incidente che potrebbe determinare la fine del mondo e della possibilità che la bomba H annulli l’incidente, ma questa bomba non verrà fatta esplodere da nessuno. L’incidente si verifica, ma a parte la ‘scoperta’ della ruota e l’elettromagnetismo alla Dharma e a chi resta nel 1977 non sembrerà essere accaduto nulla da fine del mondo. Altro effetto del rilascio dell’energia e che le donne incinte moriranno di parto, forse a causa delle piccole anomalie temporali che si generano ogni 108 minuti e che Faraday ha rilevato al suo arrivo sull’isola. In questo modo l’Altro avrà raggiunto anche lo scopo di impedire che il popolo di Jacob possa riprodursi, determinando in questo modo la fine dei suoi regni, del suo ‘costruire’ civiltà. L’energia elettromagnetica viene contenuta costruendoci sopra la Swan, con un terminale dove occorrerà inserire la famosa (e per tutti misteriosa) sequenza numerica che azionerà un dispositivo in grado di contenere l’elettromagnetismo. Ma perché? Perché l’elettromagnetismo deve essere rilasciato solo in futuro, nel momento in cui il volo 815 con John Locke passerà nelle coordinate giuste per esserne attratto.
Come fare a far coincidere le cose? Occorre mettere qualcuno - contemporaneo alla linea temporale di Locke - che dimenticherà al momento giusto di premere il bottone. Alpert sa che alcuni anni prima, dal nulla, sono apparsi degli sconosciuti e uno di loro gli ha detto che un giorno sarebbe tornato e sarebbe diventato il loro prossimo leader: il suo nome è John Locke. In realtà fa tutto parte del piano dell’Altro. Abbiamo detto che Jacob non da mai istruzioni a nessuno, lascia tutto affidato al libero arbitrio. L’Altro ha curato ‘Ben’, un ragazzino che i Losties hanno salvato portandolo da Alpert e che quest’ultimo ha fatto curare dall’isola. Ma non è Jacob a curarlo, è l’Altro, solo che Alpert non lo sa, lui crede sia stato Jacob. Per questo - colpito dalla guarigione magica - Alpert si convince che Ben è il nuovo eletto, nell’attesa che arrivi John Locke. Nel frattempo, contenuta l’anomalia elettromagnetica, Chang si convince che - essendoci stato l’incidente - Daniel Faraday sapeva davvero ciò che sarebbe successo, ma non avendo ben chiara la cosa (anzi non capendoci proprio nulla) modifica il progetto originale della Swan: recupera l’ordigno atomico e lo piazza a ridosso della sacca, collegandolo ad un dispositivo azionato da una chiave: il failsafe.

Nessuno sa bene cosa dovrebbe fare, ma stando a quanto dichiarato da Faraday esso dovrebbe evitare la fine del mondo in caso l’elettromagnetismo diventasse fuori controllo. La chiave di questo meccanismo è consegnata a Radzinsky e a chi gli succederà, ed essi si tramanderanno la convinzione che facendola girare accadrà qualcosa di tremendo, ma nessuno sa cosa, perché nemmeno Chang lo sa: non ha potuto sapere di più da Faraday che è morto, ucciso dalla madre. E tutto accade: - Eloise va via, animata dalla volontà di istruire il proprio figlio e cambiare l’inevitabile, facendo in modo che in futuro possa tornare nel passato, ma questa volta mettendo in atto quella soluzione all’incidente che sembrava aver trovato ma che non aveva potuto mettere in atto perché lei stessa l’aveva ucciso; - La purga (decisa da Ben che - non potendo contare sui veri suggerimenti di Jacob - finge di conoscerlo e fa di testa sua mosso da sentimenti di vendetta nei confronti del padre) fa fuori i membri rimasti della Dharma, ma non coinvolge la stazione Swan, perché lo stesso Alpert ne ha paura, e no vuole impedire che qualcuno smetta di premere il bottone); - Widmore viene esiliato dall’isola da Ben andrà sulla terra ferma e lì diventerà socio in affari della Dharma e di Hanso, animato dal solo scopo di ritrovare l’isola e tornarci per compiere la sua vendetta su Benjamin Linus e riprendere il suo ruolo di leader, scopo del tutto secondario ai fini della narrazione: in realtà tutto ciò che deve fare è mandare il povero Desmond all’isola a premere il bottone, salvo dimenticarsene nel momento in cui i Losties passano sopra di lui, e poi organizzare il cargo che riporterà Faraday, Miles e compagnia sull’isola a scatenare gli eventi; - I Losties precipitano sull’isola come da piano dell’Altro, ed a bordo c’è John Locke; - Succede tutto ciò che abbiamo visto - liste e controliste, rapimenti, amori e dissapori - e che vede coinvolte tante persone, tutte accomunate dal fatto di subire inganni a ritroso nel tempo da parte dell’Altro; - Desmond gira il failsafe causando l’esplosione della bomba H, ottenendo in realtà nient’altro che la distruzione della base chiamata Swan e la possibilità di vedere ‘a casaccio’ avanti nel tempo, un effetto secondario del trovarsi al centro dell’anomalia; - Ben sarà costretto in ultima spiaggia a girare la ruota su suggerimento di Locke, che crede di aver ricevuto l’ordine dal vero Jacob (in realtà l’Altro), scatenando così quella serie di eventi che porteranno i nostri a spasso nel tempo, dove Locke - convinto di essere il leader e di dover morire per salvare l’isola, convincerà Alpert che in seguito convincerà lui e gli altri di tutto ciò, contribuendo a compiere il piano dell’Altro; - Ben stesso si convincerà di dover uccidere Locke perché convinto che questa sia la strada da seguire, strada suggeritagli da altri che semplicemente ne hanno avuto notizia da Locke stesso, istruito appunto dall’Altro; - Alcuni ritornano, e vengono convinti da Locke a dover tornare per salvare l’isola, mentre in realtà il loro unico scopo (nei piani dell’Altro) è riportare indietro il cadavere di Locke, e nel tornare saranno aiutati da Eloise, convinta che questa sia la strada a cui sono destinati ed ignara del fatto che sta seguendo solo un piano premeditato dell’Altro; - E Christian Sheppard? Christian (come Locke ora) - ovviamente a questo punto - non è altro che.. l’Altro, che usa le sue sembianze dall’inizio per condizionare Jack Sheppard e Locke, inducendoli a condizionarsi l’un l’altro per far si che tutto si compia. E tutto si compie: il volo Ajira 816 precipita sull’isola per volontà dell’Altro: Locke - in una linea temporale - viene riportato morto sull’isola in modo che finalmente l’Altro possa prendere il suo posto e ordinare all’ex leader Ben di uccidere Jacob, mentre gli altri (Jack, Kate e compagnia) vanno indietro a scatenare quegli eventi a cui il piano dell’Altro li aveva designati: salvare Ben da piccolo, partecipare alla morte di Faraday in modo da spingere Eloise e Widmore a dar corso agli eventi e... morire. Si, morire. Perchè nel piano dell’Altro - e nel loop temporale che l’Altro ha generato - essi alla fine muoiono. Ecco perchè Alpert dice a Sun che li ha visti tutti morire. Ma l’Altro non ha fatto i conti col suo eterno rivale, Jacob.


IL PIANO DI JACOB

Jacob non interferisce. Jacob adora gli uomini e crede che essi siano in grado di auto determinare il proprio destino grazie alla loro stessa coscienza, al libero arbitrio. Jacob ha ostacolato il piano dell’Altro sin dall’inizio. Ma come? Semplicemente parlando con gli uomini. Jacob ha viaggiato nel corso delle vite delle persone coinvolte nel piano dell’Altro, con i protagonisti involontari, inconsapevoli ma principali del complotto ordito contro di lui, e li ha incoraggiati a credere in se stessi. Ha detto loro - nei momenti cruciali delle loro vite - di credere in se stessi, di non farsi condizionare, e che nulla è scritto se non lo vogliono. Li abbiamo visto proprio nel finale della quinta stagione, i flashback più importanti di Jack, Kate, Sawyer, Hurley, Shayd, Sun e Jin. Abbiamo visto Jacob convincerli che devono credere in loro, prima che nel destino. E lo abbiamo visto ‘scusarsi’ con Locke per ciò che il destino (l’inevitabile piano dell’Altro) ha riservato. E chi ha capito più di tutti - finalmente! - è Jack Sheppard: ha capito che ciò che ha detto Faraday - che ha sempre detto Faraday - e che qualcosa può essere fatto: far esplodere la bomba. Ha capito che lui può e deve tentare di cambiare il destino, e alla fine lo capiscono tutti. Alla fine scelgono di far esplodere quella stessa bomba che nei piani dell’Altro sarebbe alla fine rimasta intatta. Hanno compiuto un atto di volontà. Jacob chiama in suo aiuto anche i suoi ex consiglieri - il gruppo di Ilana - ma anche in questo caso non ordina, chiede e si affida al loro libero arbitrio.
Abbiamo detto che far esplodere la bomba non causa nulla, lo ha già fatto Desmond girando il failsafe. Ed infatti nulla succede ora: l’incidente avviene comunque, e tutto accadrà come nei piani dell’Altro, con alcune differenze: - il meccanismo di failsafe non può essere costruito in quanto non c’è più la bomba H; - Desmond non girerà il failsafe e non avrà più le visioni, e non dovrà più preoccuparsi di evitare morti che sono inevitabili; - i nostri Losties non muoiono più nel 1977 ma vengono riproiettati nel tempo corrente, dove contribuiranno ad impedire - assieme a tutto il vecchio popolo di Jacob accorso in suo aiuto - all’Altro di attuare un piano da lui meticolosamente studiato, basato tutto sull’incapacità degli uomini di reagire al proprio destino, un piano che aveva tenuto conto di tutto meno che del libero arbitrio. Il libero arbitrio su cui Jacob ha fatto affidamento per intralciare i piani dell’Altro senza condizionare direttamente gli uomini. La parola alla sesta stagione... che ho appena visto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Aiuta poco, perché è tutto sbagliato (o almeno quello che conta) :-)
All right, nice try (?).
Qui c'è di meglio, da uno sceneggiatore di Lost: http://lostmediamentions.blogspot.com/2010/05/someone-from-bad-robots-take-on-finale.html

PEJA ha detto...

Mio dio, ma è un tema!

Roberto Arsuffi ha detto...

Ahahahahahahahahha

Anonimo ha detto...

sky impazzito nella grafomania...pero interessante

Roberto Arsuffi ha detto...

Ma non è mio, ma l'ho trovato in rete, per giunta è vecchio.

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