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Milano - Porta Venezia ma anche il resto del mondo, Italy
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venerdì 23 gennaio 2009

Milano - Addio, Rolling Stone




Notizia letta su Quattronet.

Questa è proprio una novità assoluta! Chiude il Rolling Stone di Corso XXII Marzo 32.
Molti ne saranno dispiaciuti, perché è un locale storico, frequentato da migliaia di giovani e non; invece immaginiamo che i residenti delle case limitrofe saranno contenti, visti i problemi di viabilità, di rumorosità e di mancanza di pace notturna che la presenza del locale provocava. Fateci avere i vostri commenti in proposito.

Ricordiamo che la sala era nata come teatro nel 1940 e completata nel 1944; il condominio sovrastante era stato costruito negli anni ’60. Prima di diventare discoteca la grande sala era stata anche un cinema.
Il progetto di ristrutturazione edilizia è stato presentato lo scorso dicembre in Consiglio di zona e prevede la demolizione della Sala, una cui porzione è inserita nel fabbricato/condominio che rimane, e la cui parte principale occupa il cortile interno.
Su strada verranno ricostruiti 2 piani uso ufficio inseriti nel condominio, mentre il piano terra verrà svuotato e rimarrà come atrio aperto di accesso al fabbricato interno, delimitato da una cancellata in ferro su strada.
Nel cortile sorgerà il nuovo fabbricato, formato da due corpi sovrapposti e con diverso orientamento, il più alto dei quali raggiunge i 12 piani fuori terra più un sottotetto; sotto terra invece saranno costruiti 3 piani di box pertinenziali. S.A.



Che aggiungere, almeno lo sostituissero con un bel intervento e un palazzo decente, ma da quel che sembra dal fotomontaggio pare un po' banale...

6 commenti:

byb ha detto...

...
tra l'altro, non so quanto siano felici nel vicinato, a far chiudere il locale, e a trovarsi il palazzo 12+1 in mezzo all'isolato. (attualmente mi sembra di notare il più alto sia l'8+1 del condominio sopra il locale stesso)
nessun problema di viabilità provocato dai nuovi appartamenti immagino.

mah!

e poi si, a vederlo così è un "po' banale"

Anonimo ha detto...

ma perchè solo in italia si lasciano costruire questi scempi ??
ma come si fa d alterare così volgarmente un cortile ed un isolato ? ma non si vergogna l'achitetto che ha progettato tale speculazione ? basta con questi stravolgimenti urbanistici da anni '60 !

Anonimo ha detto...

Una noticina a margine: il Rolling Stone non era solo una banale discoteca, ma un palcoscenico di importanza nazionale! Al Rolling Stone sono passati "gruppetti" come i Queens of the Stone Age, i Reverend Horton, i Subsonica, Bluvertigo etc etc..
Per quel che riguarda la costruzione che lo andrà a sostituire, trovo che sia orribile. Mi ricorda quelle "qualificazioni urbane" anni 50'/60' che si vedono in giro: costruzioni brutte e isolate in un contesto diverso dal loro.
Penso che uno spazio di quel genere andrebbe gestito come spazio per la collettività, e non ulteriormente urbanizzato (anche perchè quella è già di per se una zona trafficata e popolosa, figuriamoci con un palazzo di 12 piani e un parcheggio sotterraneo in più!).
L'ennesima dimostrazione che questa città ha perso la sua anima..

Anonimo ha detto...

Non ci posso credere, ho lavorato al ROLLING STONES. E' vero????

Roberto Arsuffi ha detto...

Pare di si... no comment.

Anonimo ha detto...

tutto quello che è cultura in italia viene eliminato.
Serviva buttare dei soldi e colare cemento, che schifo

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