- Roberto Arsuffi
- Milano - Porta Venezia ma anche il resto del mondo, Italy
- Cerco di parlare un po' d'Architettura, d'Urbanistica, Arte, Lifestyle, Musica e altro anche se non ne ho le qualità
lunedì 29 dicembre 2008
Milano - Modifiche Altra Sede
Ci sono stati dei cambiamenti nel disegno della torre dell'Altra Sede dai primi render che si vedevano in rete e sugli opuscoli, che molti di voi non hanno colto.
Come la modifica della superficie, oppure il lato cieco della torre che ora è completamente sparito, così ho dovuto modificare anche il mio 3D.
mercoledì 24 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
domenica 14 dicembre 2008
Berlino - Un Italiano a corte imperiale
E' un architetto italiano a restituire
a Berlino il suo palazzo imperiale
BERLINO - Toccherà a un italiano restituire alla Germania uno dei pezzi più importanti della sua storia e della sua memoria nazionale. L'architetto vicentino Francesco Stella ha vinto il concorso internazionale per i progetti di ricostruzione dello Stadtschloss, il palazzo imperiale del Kaiser che fu barbaramente distrutto dalla dittatura comunista nel dopoguerra come "simbolo del militarismo e dello sfruttamento di classe".
Grazie a Stella, Berlino tornata città unita e capitale del Mitteleuropa riavrà dunque il suo Buckingham Palace (o il suo Quirinale), dopo che sir Norman Foster ha ristrutturato e restaurato il Reichstag, ora sede del Parlamento federale, e dopo che Renzo Piano ha rifatto in splendida chiave postmoderna Potsdamer Platz, la piazza più pulsante e vivace dei ruggenti anni Venti.
Non è stata una decisione facile, quell'edificio è carico di memoria storica, ha detto il ministro dei Trasporti e dell'edilizia, il socialdemocratico Wolfgang Tiefensee. La giuria presieduta dall'italiano Vittorio Lampugnani, ha scelto i piani di Stella preferendoli a quelli di 29 concorrenti da tutto il mondo. Ricostruire il palazzo imperiale costerà circa 552 milioni di euro. Il sì politico definitivo alla ricostruzione non c'è ancora, ma un parere favorevole del Bundestag, il Parlamento federale, è dato per scontato entro fine anno. Il Buckingham Palace tedesco rivisto e "rifirmato" da un talento italiano dovrà dunque essere ricostruito tra il 2010 e il 2013.
Per l'Italia è un grande successo d'immagine in tempi difficili, per la Germania - unita per la prima volta nella sua Storia sotto un solido regime democratico e garantista - è una svolta epocale. Con la ricostruzione del palazzo imperiale si colmerà infine a Berlino l'ultimo grande vuoto urbano creato dalle tragedie del nazismo, della seconda guerra mondiale e del dopoguerra del paese diviso. "E' il più importante progetto culturale varato in Germania dopo il 1945", ha detto André Schmidt, responsabile della politica culturale di Berlino capitale.
Non mancano polemiche sulla scelta, visto che l'ultimo imperatore, il Kaiser Guglielmo II, prima fu protagonista dell'industrializzazione e dello sviluppo d'una società aperta, ma poi con la svolta nazionalista e militarista del 1912 aprì all'Europa il tragico cammino verso la catastrofe della prima guerra mondiale. Lo Stadtschloss è inevitabilmente un simbolo controverso. Ma controversi sono tanti edifici storici, e Berlino era l'unica capitale europea che dopo il 1945 era stata appunto privata del suo edificio-simbolo, come i palazzi reali a Londra, Madrid o Stoccolma o il Quirinale a Roma, o il Vulì (Parlamento) ad Atene.
Lo Stadtschloss, un imponente e per l'epoca modernissimo edificio in stile neoclassico sormontato da una grande cupola, fu bombardato durante la guerra nel corso dei duelli d'artiglieria tra la Wehrmacht hitleriana e l'Armata rossa in avanzata, e dai bombardamenti a volo radente degli Iljushin 2 'Shturmovik', i temuti "carri armati volanti" dell'aviazione sovietica. Ma sopravvisse, pur danneggiato, alla distruzione. Fu la dittatura stalinista di Walter Ulbricht, nel 1950, a decidere di demolirlo anziché restaurarlo come altri regimi comunisti (quelli polacco e ungherese) fecero invece per rispetto alla memoria nazionale con i castelli reali a Varsavia e a Budapest.
Negli anni Settanta, la dittatura eresse sulle macerie dello Stadtschloss il "palazzo della repubblica", un orrendo monolito in stile brezneviano che ospitava i vertici del regime, ma anche i migliori ristoranti e discoteche di Berlino Est. Dopo la riunificazione il Palazzo della Repubblica, che col suo stile orrendamente kitsch era un pugno nell'occhio nella skyline di Berlino, è stato demolito. Non pochi tedeschi dell'est lo rimpiangono, ma solo per i loro ricordi di gioventù.
La maggioranza del paese e dei turisti si prepara ora a godersi il palazzo imperiale che Stella ricostruirà, fedele all'antico fuori, con elementi moderni dentro. La lunga battaglia dell'imprenditore-sponsor di Amburgo Wilhelm von Boddien per ridare a Berlino uno dei suoi grandi Luoghi è infine vinta, con targa italiana.
All'inizio sembrava volessero ricostruirlo identico, ma ora hanno scelto questo progetto, lo preferisco di gran lunga, è il giusto compromesso tra la memoria/ricostruzione e il nuovo.
Infatti solo alcune parti verranno ricostruite, mentre il resto sarà completamente moderno.
Molti tedeschi so che avrebbero voluto una esatta ricostruzione, ma io trovo appunto più intelligente questa soluzione.
mercoledì 3 dicembre 2008
New York - Time Square TKTS Booth
Time Square ha un nuovo simbolo, piccolo, ma credo molto d'effetto.
Nella piazza più caotica al mondo finalmente Perkins Eastman hanno realizzato e sostituito la mitica Edicoletta di TKTS per la rivendita di biglietti per gli spettacoli a Broadway e off Brodway con un nuovo look.
Una scalinata rivolta verso la Piazza e colorata dello stesso colore della vecchia edicola, il rosso.
Il nuovo disegno è stato il risultato di una competizione internazionale lanciata nel 1999. Il disegno vincitore è stato quello dell'australiano John Choi e Tai Ropiha. Il loro concetto allora è stato realizzato dagli architetti alla ditta di New York di Perkins Eastman considerata “la struttura all-glass più complessa nel mondo.
Abbiamo dovuto sposare la cabina, spiegano gli architetti, lapiazza, le statue (del padre Duffy e George M. Cohan) ed avere qualcosa che riflettesse il concetto di Times Square, ma senza fare concorrenza ad essa.
La scala in vetro spesso sarà un nuovo elemento catalizzatore della piazza e la luce rossa si fonde perfettamente col contesto luminoso dei cartelloni pubblicitari sui palazzi.
Concept Design: Choi Ropiha
Design Development & Executive Architects: Perkins Eastman
Location: New York, USA
Project Year: 2008
Principal material: Glass
Footprint Area: 79 sqm
Stairs Area: 200 sqm
Photographs: Perkins Eastman
lunedì 1 dicembre 2008
Milano - Milano Convention Centre Solution
Mario Bellini ha progettato il recupero e la trasformazione degli edifici dei padiglioni 5 e 6 del Portello, opportunamente riqualificati e trasformati in Centro Congressi.
Ha progettato la copertura del centro concependo una sorta di "Cometa" come è stata definita.
La cometa è concepita come combinazione di 8mila metri di raggi luminescenti (lunghi fino a 200 metri) che si staccano, ondeggiando, da un nucleo più denso fino a formare una coda.
Ciascun raggio è formato da 4 nastri, affiancati, profilati in alluminio ultrasottile, anodizzato color argento, e microforato (che rende ulteriormente leggera e semitrasparente l’intera struttura).
Ogni raggio è sostenuto da leggere strutture reticolari tridimensionali in acciaio, al centro delle quali corrono 8mila metri di luce canalizzata prodotta da sorgenti luminose di Led a basso consumo (solo 1 watt per metro).
Dai Disegni onestamente non riesco a capire molto, non impazzisco, mi da l'impressione di qualcosa di appoggiato sopra, come un fazzoletto per coprire qualcosa di brutto.
Vedremo una volta terminata, e giudicheremo.
martedì 25 novembre 2008
Milano - Porta Nuova lifestyle
Foto Genius Loci
Ultimi aggiornamenti al cantiere di Porta Nuova.
Mentre qui di seguito posto le immagini trovate da Skaccomatto in rete riguardanti il progetto.
Si tratta delle Residenze e negozi del tratto che unirà il Podio di Garibaldi e la Torre di Cesar Pelli con Corso Como.
é una strada leggermente in salita perché si unirà al podio tramite un ponte sotto al quale passeranno i tram 29/30.
La strada sarà fiancheggiata da negozi e bar. Mi piace molto, servirà anche ad unire lo shiopping dell'area di Corso Como con la nuova piazza posta sul podio.
L'edificio è dello studio Munoz+Albin
Mentre lo studio Gehl Architects si è occupato per gli allestimenti del percorso che collegherà tutto il complesso Porta Nuova. Da via Gallileo Gallilei a Corso Como, una via pedonale che attraverserà l'area attrezzandola con sculture, giardinetti, panchine e altro landscaping per armonizzare il tutto.
giovedì 20 novembre 2008
San Francisco -California Academy of Sciences
Foto Fdo h
La California Academy of Sciences (Accademia delle Scienze della California) è un istituto di ricerca ed uno fra i dieci maggiori musei di storia naturale del mondo ed uno dei più antichi degli Stati Uniti d'America. È arrivato a contare fino a undici edifici interni.
E' stata riaperta al pubblico dopo un periodo di chiusura per restauri il 27 settembre 2008.
Il progetto di ammodernamento dell'impianto - situato nel Golden Gate Park - è stato firmato dall'architetto italiano Renzo Piano.
L'Accademia - che comprende un acquario Steinhard e un planetario Morrison - fu costituita come società culturale con lo scopo di sostenere programmi di ricerca scientifica e organizzare esposizioni pubbliche nonché attività pedagogiche.
Visitata annualmente da circa cinquecentomila persone, la struttura presenta esposizioni essenzialmente sulla storia naturale: vi sono rappresentate le le più svariate specie presenti al mondo. Una specifica galleria intitolata Life through Time (Viaggio attraverso il tempo) è dedicata all'evoluzione della paleontologia.
La biologia marina è particolarmente rappresentata con uno storico acquario che contiene pesci di ogni parte del mondo.
L'astronomia può godere dell'utilizzo di un planetario mentre la geologia conta sulla presenza di gemme e minerali provenienti da ogni dove.
Una specifica sezione è dedicata ai fenomeni sismici (tema che riguarda da vicino la California, vittima più volte di terremoti, e sia San Francisco in generale che le strutture dell'Accademia in particolare sono rimaste danneggiate da scosse telluriche, ultima delle quali quella del 1989). Un simulatore è in grado di riprodurre gli effetti del terremoto che colpì il 17 gennaio 1995 la città di Kōbe, in Giappone.
Onestamente i lavori di Renzo Piano non mi entusiasmano particolarmente, sanno sempre di precario, troppi tubi e troppe pagode, come se a breve dovessero venire smontate, preferisco edifici che mi rassicurino, che possano durare nel tempo come le piramidi. :-D
Comunque mi piace, il tetto a verde con gli oblò lo trovo molto accattivante, ricorda molto il Paul Klee Zentrum di Berna, come del resto altri elementi che si possono vedere spesso negli edifici di Piano.
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