- Roberto Arsuffi
- Milano - Porta Venezia ma anche il resto del mondo, Italy
- Cerco di parlare un po' d'Architettura, d'Urbanistica, Arte, Lifestyle, Musica e altro anche se non ne ho le qualità
mercoledì 31 ottobre 2007
High Resolution
http://www.haltadefinizione.com/it
http://www.haltadefinizione.com/it/cenacolo/look.asp
Girovagando in rete son incappato nel sito sopra indicato, dove si può ammirare l'ultima cena di Leonardo assieme ad altre immagini ad una risoluzione molto elevata.
Si possono vedere particolari altrimenti invisibili persino dal vero.
Zaha Hadid a Marsiglia
Avevo già citato l'architetto Zaha Hadid, uno dei miei preferiti.
Volevo mostrarvi il bellissimo grattacielo che stanno costruendo a Marsiglia.
La Tour CMA-CGM 29 piani per 145 metri.
Mi piace molto, anche se sembra una polo con la cerniera.
Quei paesotti italiani
ROMA Fine '800
MILANO Fine '800
Recentemente ho acquistato un libro fotografico su Milano, foto d'epoca, fine ottocento.
Un gran peccato che Milano, come altre città, abbia perso per sempre angoli stupendi.
Confrontavo le foto antiche di Milano con foto antiche di Roma, che sempre conservo in libri acquistati col tempo.
Ho notato una cosa che m'ha fatto meditare, il fatto che le nostre belle città alla fine dell'ottocento erano ancora dei veri e propri paesoni. Roma stessa, coi suoi stupendi monumenti e palazzi alla fine ha un aria quasi da paese, se le si confronta con scorci di New York, Parigi, Berlino o Londra, persino la lontana Buenos Aires appare molto più metropoli nello stesso periodo storico.
Ecco allora il perché in Italia, solo dopo un secolo si è pensato a dotare le nostre belle città di metropolitane e il fatto che siamo sempre così provincialotti.
Forse ho scoperto l'acqua calda, ma m'imparo da solo... :-)
MILANO Fine '800
Recentemente ho acquistato un libro fotografico su Milano, foto d'epoca, fine ottocento.
Un gran peccato che Milano, come altre città, abbia perso per sempre angoli stupendi.
Confrontavo le foto antiche di Milano con foto antiche di Roma, che sempre conservo in libri acquistati col tempo.
Ho notato una cosa che m'ha fatto meditare, il fatto che le nostre belle città alla fine dell'ottocento erano ancora dei veri e propri paesoni. Roma stessa, coi suoi stupendi monumenti e palazzi alla fine ha un aria quasi da paese, se le si confronta con scorci di New York, Parigi, Berlino o Londra, persino la lontana Buenos Aires appare molto più metropoli nello stesso periodo storico.
Ecco allora il perché in Italia, solo dopo un secolo si è pensato a dotare le nostre belle città di metropolitane e il fatto che siamo sempre così provincialotti.
Forse ho scoperto l'acqua calda, ma m'imparo da solo... :-)
lunedì 29 ottobre 2007
Seal - Amazing (Thin White Duke Remix)
Adoro questa nuova canzone di Seal, mixata da Thin White Duke Remix.
E' la canzone del momento per me.
E' la canzone del momento per me.
Ratatouille
Sabato scorso son stato a vedere Ratatouille, il film d'animazione della Pixar/Disney.
Devo dire che m'è piaciuto molto, animazione sublime, personaggi azzeccati e simpatici, anche la sceneggiatura è impeccabile come ci si può aspettare da un film Disney. Un film per tutti, grandi e piccini. Bello, bello, bello. Anche il cartone introduttivo è da manuale, "Anche gli alieni sbagliano" divertentissimo. Complimenti alla Pixar/Disney.
venerdì 26 ottobre 2007
Milano, Bagni Misteriosi
Prima e lo stato attuale.
I Bagni Misteriosi è una delle ultime opere di De Chirico, la più importante tra le sculture dell’ultimo periodo.
E’ stata realizzata nel 1973 in occasione della mostra "Contatto Arte-Città" organizzata durante la quindicesima edizione della Triennale di Milano ed è tuttora all’interno del parco Sempione.
Ricordo da bambino che adoravo andarci e salire su quelle sculture, i colori e le forme mi piacevano da impazzire.
In effetti non è stata una gran bell'idea lasciarla in balia di fanciulli per così tanto tempo.
Era sempre piena di bambini, ricordo la salita su quelle scalette e una volta sul piccolo podio si salutava la mamma che era sulla sponda della "fontana senz'acqua".
Finalmente dopo anni di negligenza e scandalosa rovina, partono i lavori di restauro. Sono felicissimo, e spero proprio torni bella come un tempo, col ritorno delle statue al loro posto e la testa del cigno ricostruita.
giovedì 25 ottobre 2007
Un anno con Skymino
mercoledì 24 ottobre 2007
Museo Diocesano Di Milano
Finalmente dopo secoli vedrò rimarginata la ferita tra i palazzi di corso di Porta Ticinese all'altezza di Sant'Eustorgio.
Il museo Diocesano ha indetto un concorso internazionale per realizzare l'ala mancante del Chiostro e fare un entrata degna al Museo.
Riporto il testo dal sito Europaconcorsi:
Concorso Internazionale di Progettazione “Museo Diocesano”
Il luogo del progetto si è generato da una distruzione arbitraria, risultato di un bombardamento della Seconda Guerra Mondiale, che ha aperto un vuoto di grandi dimensioni su Corso di Porta Ticinese e, al contempo, ha provocato la scomparsa di un lato del chiostro del Museo Diocesano.
Come risultato di questa “arbitrarietà” si produce una connessione , in un certo modo smisurata e senza scala urbana, tra la strada e il parco delle Basiliche. La connessione, opportuna da un punto di vista funzionale, risulta però priva di quelle caratteristiche di scala che articolano il passaggio tra le dimensioni del tessuto urbano e quelle del tessuto vegetale del parco.
Di fronte a questa situazione che, secondo noi, è il problema principale del progetto, l’opzione immediata che abbiamo provato nelle proposte iniziali fu di utilizzare il progetto per “ricostruire” (volumetricamente) lo stato originale: con due conseguenze "indesiderate".
La prima era ostacolare e ridurre, costruendo nuovamente il limite della strada, l’attuale connessione con il parco, attualmente tanto apprezzata dai cittadini; la seconda era che queste volumetrie, oggetto della ricostruzione virtuale, sarebbero stati volumi ciechi, senza apertura significative, come generalmente l’uso delle sale espositive richiede; tale assenza di finestre negava la relazione visiva tra lo spazio pubblico della città e le facciate che la strutturano, col risultato che sarebbe scomparso una degli attributi che arricchiscono la singolarità del tessuto urbano: la tensione tra il chiudere per proteggersi e l'aprire per comunicare.
Abbiamo provato così a fare il contrario: portare il tessuto verde del parco fino alla strada e collocare la massa costruita al di sotto della quota stradale, in modo tale che fossero gli elementi propri del parco (nel nostro caso siepi di cipresso), quelii che a configuravano la proposta.
Da questa prova abbiamo dedotto che la soluzione funzionale del progetto doveva svilupparsi in un piano interrato ed attuare in superficie con strumenti a meta' strada tra gli elementi che chiudono lo spazio (pareti e tetti) e quelli che soltanto lo qualificano e proteggono (vegetazione e alberi).
Solo coprire sarebbe l’opzione tra questi due poli e in questa direzione abbiamo sviluppato la nostra proposta definitiva:
Il progetto propone una copertura assolutamente indipendente per morfologia e materiali dalle costruzioni limitrofe, che si limita a coprire, guidare e proteggere i percorsi urbani che connettono la strada, il parco e il museo.
L'adozione di una trama geometrica e strutturale romboidale permette di adattare, come una fisarmonica, la copertura alle differenti dimensioni dei passaggi e permette allo stesso tempo di non entrare in “terreni paludosi” che instaurino relazioni di competitività tra il linguaggio architettonico del chiostro e quello della proposta progettuale.
Infine abbiamo deciso di intervenire sul chiostro per dare luce e uscita alla pianta -1, in modo da assicurare luce e benessere agli ambienti di passaggio del piano interrato. Abbiamo pensato, inoltre, che la grande scalinata che collega i due livelli del chiostro, possa dar luogo a momenti di pausa e di relazione con l'esterno, complementari rispetto alla sola visita delle sale espositive.
Progettista Capogruppo: Arch. Josep Llinàs Carmona, Ing. Carlo Valagussa
Gruppo di progettazione: Ing. Gilles Clément,Dott. Giovanni Valagussa,Ing. Giulio Boati
http://www.europaconcorsi.com/db/pub...a.php?id=10506
martedì 23 ottobre 2007
lunedì 22 ottobre 2007
Light over Milan
Da sx a dx le Luci di; CityLife (ex Fiera Milano City); Porta Nuova; Fiera Rho; Nuova Regione Lombardia
Ieri sera hanno iniziato ad accendere i mega fasci di luce che segnano la posizione dei super cantieri in fase di costruzione in città.
Tutto questo perché in questi giorni ci sono gli ispettori del BIE (Bureau International des Expositions).
Coloro che giudicheranno la città se è idonea ad ospitare l'EXPO universale del 2015.
Un occasione per Milano e per l'Italia unica.
Come una specie di olimpiade, tutti i riflettori del mondo saranno puntati su Milano. Pioggia di milioni di Euro per costruire infrastrutture e una migliore vita in città.
Io ci spero tanto. Ieri mi sono emozionato come un bambino... :-)
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venerdì 19 ottobre 2007
PHILADEPHIA Comcast Center 297m
giovedì 18 ottobre 2007
Torre Isozaki City Life
Milano Navigli
Diciamo pure che sono nostalgico, ma non posso fare a meno di pensare che un tempo c'erano canali anche nel centro di Milano e ora si fermano solo in alcune zone.
Un mio desiderio sarebbe proprio rivedere i corsi d'acqua dove scorrevano fino a settant'anni fa.
Rivedere la cerchia dei navigli, riportare alla luce il mitico tombun di San Marco, la darsena in zona Brera.
Togliere le auto dal cuore di Milano e riportare un angolo romantico alla mia città.
Sto sognando?
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