giovedì 28 ottobre 2010

Milano - Il Parco di CityLife




Polemiche, ritardi, chiacchere, speculazione, Beppe Grillo, La destra e la sinistra, la Fiera e gli speculatori... alla fine dopo anni, il sito di CityLife va avanti.
Ieri hanno presentato il progetto definitivo del parco. Molti diranno che chiamarlo parco è esagerato, un po' sì, teniamo conto che al suo posto c'erano capannoni con amianto e cemento, di verde non ce n'era neanche un metro quadrato.
Io adoro il progetto di CityLife, le tre Torri sono delle icone oramai, il resto potrebbe anche non esistere per me... ma quelli che hanno comprato da qualche parte dovranno pur ricavarci qualcosa, no?
Devo dire che sono inquietato dalla presenza di Salvatore Ligresti, figura alquanto ambigua nel panorama immobiliare milanese, ma faccio finta che non ci sia... sperando che almeno stavolta non faccia come sua abitudine e si comporti bene... (ci credo?).


Comunque, tornando al parco, devo ancora vederlo nei dettagli, ma non mi sembra male, quasi un paesaggio più che un giardino e la cosa mi soddisfa parechio, il progetto è formato dagli studi Gustafson Porter (Londra) / !melk (New York) / One Works (Milano) / Ove Arup & Partners International Limited (Londra) / Arup Italia Srl (Milano).

Urbanfile

Gustafson Porter

mercoledì 27 ottobre 2010

Vittorio Sgarbi sull'arte in Italia e sul Maxxi - L'ultima Parola - 05/0...

Ma chi ha ragione? L'egocentrico Sgarbi, le Archistar o i committenti?

Secondo me come quasi sempre, la verità sta nel mezzo, secondo voi?



Milano - Le 5 Vie il centro di Milano - 2

Mi son chiesto come starebbe qualcosa di nuovo in quel "vuoto"urbano, nel render di prima ho collocato un edificio che riproducesse un normale edificio del centro storico, qui ho giocato con un bel edifico dell'Hadid, il Contemporary Arts Center a Cincinnati, naturalmente ridotto in scala... :D



Ora

Milano - Le 5 Vie il centro di Milano






Via del Bollo, Via Santa Marta, Via Santa Maria Podone, Via Santa Maria Fulcorina e Via Bocchetto formano l'incrocio a stella del centro storico di Milano, probabilmente esistito sin dall'epoca dell'impero romano.
Uno dei posti più milanesi della vecchia Milano, ma oramai dimenticato dai più e anche dalla giunta comunale stessa a quanto pare. Ogni volta mi domando se questo luogo si fosse trovato in un altra città, ora avrebbe una sorte migliore? Credo di sì, perché peggiore sarebbe la sua totale distruzione.

Nel corso dei tempi ha subito diverse trasformazioni, le più devastanti negli anni 30 del 1900, con la costruzione del Banco Di Roma, seguito poi dal piano urbanistico che prevedeva la grande strada detta rocchetta, che avrebbe unito piazza San Babila con Piazza Cadorna by-passando il centro cittadino, e per finire dalla Seconda Guerra Mondiale.

Così ora degli originali edifici son rimasti quelli a lato sud, tra via Santa Maria Podone e via Santa Marta e lo "spigolo" lato nord tra via Bocchetto e via del Bollo, il resto o son ruderi o son ricostruzioni (La banca di Sondrio è stata ricostruita negli anni ottanta) oppure "nuove costruzioni" come il Banco di Roma, che con la sua mole ha stravolto del tutto l'angolino antico.

Io proporrei di ricostruire, possibilmente in stile il palazzo demolito e mai ricostruito tra via del Bollo e Via Santa Marta, sistemare il resto degli edifici e pedonalizzare l'angolino... chiedo troppo?

Ecco qui dei miei render.

Ora


Come lo sistemerei




martedì 26 ottobre 2010

Zaha Hadid e Szervita Square e la "bolla"





Non ho capito ancora se hanno iniziato i lavori o se il tutto è bloccato per qualche motivo.
Questo è un bell'esempio secondo me di recupero e inserimento di un edificio moderno in un contesto misto antico.
Siamo a Budapest, una città che ancora mi manca da visitare, ma che m'affascina abbastanza.
Ora nella piazza triangolare al posto del progettato edificio della Hadid, c'è uno scatolone anni '50/60 ad uso parcheggio, la piazza è un misto di architetture, dal settecento ai primi del novecento.
A me piacciono molto se fatte bene, le architetture che contrastano e dialogano tra loro.
La Hdid qui come al solito si è data ai fluidi, creando una specie di "bolla"d'acqua.

Altro su Archiportale

Ecco cosa c'è ora



Svezia - L'hotel tra gli alberi


In Svezia, a Brittas (l'indirizzo: pensionat Edeforsväg 2 A 960 24 Harads Sweden) hanno costruito un hotel veramente immerso nella foresta, curioso e divertente, il Treehotel.

"L'idea che c'è dietro l'hotel è di fornire un luogo dove i visitatori possano allontanarsi dallo stress della loro vita lavorativa quotidiana e venire a vivere in armonia con la natura. Situato all'interno di una foresta boreale, quattro delle sei camere casa sull'albero previste, sono state completate, insieme al TreeSauna, e le restanti due sale saranno pronte a breve. Aperto tutto l'anno, il Treehotel accoglie i visitatori facendo provare le lunghe giornate di sole della stagione estiva e il bel paesaggio innevato d'inverno."

"L'ispirazione per il Treehotel è venuta dal film documentario \"Trädälskaren\" (Treelover) di Jonas Selberg Augustsen. E' la storia di tre uomini che vivono in città e che sentono il bisogno di tornare alle proprie radici e decidono assieme di costruire una casa su un albero. Ogni camera albero è stato progettato e costruito da un architetto diverso. Costruite principalmente usando il legno di provenienza locale, le camere sono raggiungibili con rampe o scale, e ogni "camera" comprende il riscaldamento radiante dal pavimento, un gabinetto eco-friendly e un lavabo ad alta efficienza."


giovedì 21 ottobre 2010

Cosa vorrei dal sindaco di Milano

Ci avviciniamo alla scelta del prossimo sindaco di Milano.

Credo che i problemi di una grande città come Milano siano molti e molteplici, forse anche difficili da risolvere, ma tra molte ci sono le mie priorità, quelle che secondo me risolverebbero molto e piacerebbero a molti.

Priorità da risolvere per il sindaco di Milano dovrebbe essere la MOBILITA', quindi togliere il traffico privato dal centro (considererei l'area all'interno dei bastioni del '500), più mezzi pubblici, in centro più tram e meno bus.

Possibilmente costruire più metro, terminare la linea 5 e costruire almeno la linea 4, il sogno sarebbe anche la linea 6...  e prolungarle per chilometri, perché Milano non finisce dove termina il comune, ma si estende all'inverosimile.
più aree pedonali e parcheggi per residenti.

Più verde, ci sono vie dove la larghezza è tale da poter permettere la piantumazione di alberi, ad esempio Via Vitruvio, Via Plinio, Via Larga e corso Europa, Corso Genova, ecc... compresi più parchi dove possibile.

Più cura per l'arredo urbano, eliminerei completamente ogni tipo di archetto e lo sostituirei con le paline, magari scegliendone un tipo e utilizzandolo ovunque in città.

Più coraggio nelle proposte di eventi e mostre, Milano deve essere all'avanguardia e dettare le mode, non adeguarsi al bigottismo di ogni tipo.

Io vorrei anche la presenza in punti strategici della città, di mini market aperti 24ore, non mi interessa che Zara o la Rinascente siano aperti fino a tardi, ma che io possa tornare a casa anche a mezzanotte dal lavoro e poter comprare il latte o la frutta anche a quell'ora.

Poi, sogno dei sogni sarebbe la riapertura dei navigli. Magari anche in versione "ricordo" come delle semplici vasche che seguano il vecchio percorso. Così come la riapertura del Tumbùn de San Marc, magaari rifacendo il parcheggio sottostante e ripristinando l'angolo di Milano perso col tempo.
Io vorrei una città VIVIBILE, con viali alberati, parchi, canali, vecchi edifici conservati e nuovi spettacolari, bei grattacieli, locali dove mangiare e bere sereni, dove fosse possibile far tutto sotto casa se uno volesse, con cinema e teatri non solo nei centri commerciali fuori città...








mercoledì 20 ottobre 2010

Abu Dhabi - La Torre Pendente

Ieri mi hanno segnalato un video che documentava la realizzazione della torre Capital Gate di Abu Dhabi.

La torre è bellissima, risulta elegante, identificativa e leggera.

Il video segnalatomi da Michele è questo.



Secondo il presidente dell' Adnec, il sultano Bin Tahnonn Al Nahyan, il Capital Gate trasmette tutta la capacità degli Emirati di guardare al futuro. Alto 160 metri, si sviluppa su 35 piani ed ha una pendenza verso ovest di circa 18 gradi. Fino al dodicesimo piano la torre si innalza in verticale, per poi piegarsi, con uno sfalsamento progressivo. L'equilibrio del grattacielo è assicurato da uno scheletro interno costituito da 15 mila metri cubi di cemento rinforzato con oltre diecimila tonnellate di acciaio e inclinato in direzione opposta rispetto alla costruzione, a cui in questo modo è garantita la stabilità. 
Uno speciale rivestimento esterno a nido d'ape, chiamato diagrid, è in grado di assorbire e canalizzare le sollecitazioni provenienti dagli agenti atmosferici e dai movimenti sismici, nonché di sopportare i carichi gravitazionali. Il palazzo è rivestito con vetro a basse emissioni, che consente di mantenere gli interni freschi e di eliminare il riverbero del sole, salvaguardando la trasparenza. L'onda di acciaio che sembra abbattersi sull'edificio dal diciannovesimo piano in giù, oltre ad essere un elemento di design, riduce del 30% il calore dei raggi solari che raggiungono il complesso, costruito secondo i criteri dell'efficienza energetica. L'interno del Capital Gate Building verrà completato entro la fine di quest'anno, quando ospiterà un albergo a cinque stelle, "Hyatt Capital Gate", inoltre avrà 20.000 mq di spazi per uffici.
Ovviamente sarà il più esclusivo grattacielo di Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti..


Elvira Pollina - Corsera


Ancora una volta il medio oriente ci stupisce con un capolavoro di ingegneria e d'architettura.

martedì 19 ottobre 2010

Roma - Porta Maggiore, che schifo



Recentemente son stato a Roma, città unica al mondo, baciata dall'arte, dal clima, dalla Storia, ma dimenticata dai romani e dalle varie giunte.
Devo dire che ogni volta che la visito, rimango sempre più sconvolto dal degrado che la soccombe, traffico e sporcizia. Mi chiedo se certi monumenti si fossero trovati a Parigi, Madrid o Londra avrebbero avuto lo stesso trattamento. Ad esempio, mi capita spesso di passare per Porta Maggiore perché ho amici che abitano lungo la Casilina, e ogni volta rimango allibito dallo stato in cui è abbandonata una delle più grandi e belle porte romane.

Le immagini le ho prese con Streetview di google, ma l'aspetto è quello anche dal vivo, sporcizia, aiuole incolte, auto parcheggiate ovunque e graffiti onnipresenti. Perché? Roma è grande, troppi monumenti da salvaguardare, ma questa è una delle principali porte romane, dico, un po' di rispetto?







Sistemare la piazza in modo da evitare che auto e traffico l'attraversino in ogni punto, curare il verde, togliere pali superflui? Non mi pare un grande problema? Peccato, perché qualcuno, anche passando di fretta ne godrebbe maggiormente.

mercoledì 13 ottobre 2010

Shanghai - Cheongsam Tower



Non son riuscito a capire se sia un semplice rendering o un progetto in fase di esecuzione. Ma oggi quando mi è capitata la foto di questo edificio mi sono s-cervellato per capirne la locazione, e grazie agli amici di SSC in particolare di Morimegami, ho scoperto di che si trattava.
La torre mi piace tantissimo, sinuosa, elegante, multisfaccettata, un capolavoro.

La Twisting Tower o Cheongsam Tower


Da eVolo

Weilun Xu e Zhang Chenyi presso l'Università Tongji di Shanghai hanno spiegato la loro visione per un grattacielo romantico per la Cina moderna:

"Una facciata in architettura non è solo una parte della stessa architettura, ma anche di un'interfaccia con il mondo esterno. Pertanto, una facciata può ben essere vista come un mezzo che integra lo spazio interno e lo spazio esterno. Questo disegno non è solo un simbolo della cultura tradizionale cinese, ma anche una pratica di nuove tecnologie, cercando di evidenziare la luce naturale in termini di tempo e spazio.


Questo grattacielo si trova nel centro più prosperoso dell'economia di Shanghai. Come centro economico di un paese in via di sviluppo enorme, Shanghai si sta sviluppando ad una velocità esponenziale. La vecchia città, così come lo stile di vita della vecchia città, sta scomparendo rapidamente. Questo edificio è volto a produrre un sottile senso di bellezza cinese come un fiore cheongsam."

martedì 12 ottobre 2010

Milano - Aspettando allo Sheraton MXP

Ma che bello questo progetto, mi piace tantissimo...
Il nuovo hotel costruito di fronte all'ingresso dell'aeroporto della Malpensa.
Un progetto dello studio Jeremy King e Riccardo Roselli. A parte lo standard di alto livello dell'hotel, ma anche il design dell'edificio lo trovo terribilmente moderno e d'effetto. Molto più bello dell'aeroporto stesso.