Mi è stato mostrato questo bel video del famoso V-Day di Grillo a Bologna l'8 settembre 2007. Ma quante belle parole che si fanno con un microfono in mano... cosa si può far credere a tutti...non ho commenti.
E quest'architetto? Massimo Majowiecki, ma gli vorrei chiedere, come realizza le ue "opere"?
Ma quante stronzate dicono? ma per far ridere bisogna spararle? Il Gughenheim di Bilbao può esser stato ispirato da quello che dice lui, ma ora è un capolavoro. Cosa gli piace a Grillo? La casetta di montagna in legno o quella a mattoncini? Ma dove vivono? Perché non vanno a stare nel Burundi? Mi mandano in bestia certe stronzate, scusate lo sfogo, ma mi mandano in bestia!
ehm, cercando online, risulta ingegnere, non architetto. comunque, ad onor del vero, gli stadi mostrati, mi pare siano tutti molto belli. e magari saranno anche costati poco in costruzione, ma il delle alpi, mi risulta abbia costi di gestione piuttosto alti, o sbaglio?
Dai, tra le tante cose (la maggior parte delle quali puro qualunquismo) qualcosa di giusto ci sarebbe. In particolare quanto riguarda i prezzi spropositati delle opere pubbliche, e anche il fatto che spesso si costruisce a prescindere da quella che sarà la destinazione d'uso. Negli ultimi decenni si è perso molto il contatto con la realtà, si piazzano edifici (belli o molto più spesso mediocri) a prescindere dal contesto urbanistico circostante, a prescindere dalla reale esigenza abitativa o lavorativa. Col risultato che le città finiscono col perdere i propri tratti distintivi e com l'assomigliarsi tutte. Ci si riempie la bocca di presunto neo-umanesimo (maggior vivibilità, ecosostenibilità, ecc...) mentre in realtà spesso si compiacciono le smanie egocentriche di pochi archi-star strapagati. A nostre spese.
E' un discorso complesso, al di là di questo Grillo con la sua deriva demagogica non mi sta molto simpatico.
Lasciando perdere il discorso Grillo, con Majowiecki sono abbstanza d'accordo. A prescindere dal fatto che tutto ciò che si è detto sulle passerelle e ponti è una cazzata perchè non è il progettista a scegliere dove collocare gli edifici ma il luogo gli viene assegnato da altri (allora ci si dovrebbe chiedere piuttosto come lavora la ommittenza pubblica ma lasciamo perdere), secondo me e l'ho gia postato qua in una occasione, spesso i progetti contemporanei sono più della fanta-architecture, o paper-architecture che architetture. Dopodichè l'architettura è la più democratica delle cose. Ognuno è libero di seguire le proprie suggestioni ed idee progettuali e di dare loro una forma. Io credo che ogni forma sia lecita se è totalmente giustificata, da ogni punto di vista. I risultati sono più o meno condivisibili, ma questa è un'altra storia. A me non piace quel genere di anamorfosi degli spazi, di lobi, robe nastriformi e quant'altro (sfido chiunque ad arredarci qualsiasi stanza, ad attaccarci una qualsiasi cosa alle pareti o a provare a riparare un ascensore rotto con tutto curvo storto sguercio sghemo presso-tenso-torto-inflesso...). Però che io non lo condivida non significa che credo che non si possa avere la possibilità di pensarlo e mostrarlo. La provocazione formale in architettura è sempre stata fondamentale per la ricerca di nuove strade inesplorate. Dopodichè però credo anche che ad un certo punto ci sia un limite. L'architettura per me non è design di edifici. Quando l'unico obiettivo è l'immagine e si comincia a non capire più "cosa-porta-chi" beh... all'abitare in un rendering fatto con 3D studio, Maya o Rhino preferisco di gran lunga le bellissime case di Neutra o godermi il silenzio nelle terme di Vaals di Zumthor. Tutta un'altra storia.
già visto e incommentabile, allora come oggi.
RispondiEliminaPer giunta quello è l'architetto che ha progettato il Delle Alpi, no comment, ma non devono sostituirlo con uno stadio migliore?
RispondiEliminaMa quante stronzate dicono? ma per far ridere bisogna spararle? Il Gughenheim di Bilbao può esser stato ispirato da quello che dice lui, ma ora è un capolavoro.
RispondiEliminaCosa gli piace a Grillo? La casetta di montagna in legno o quella a mattoncini? Ma dove vivono? Perché non vanno a stare nel Burundi?
Mi mandano in bestia certe stronzate, scusate lo sfogo, ma mi mandano in bestia!
Milo
Grandissimo architetto MAjowiecki, ma chi cazzo è?
RispondiEliminaMa come possono far parlare certa gente? Per fortuna non l'avevo visto
no comment pure per me.
non se ne vanno perchè ci stanno giaà ... il burundi per l'architettura contemporanea è l'italia
RispondiEliminaPanka
che palate di m***a. grillo dovrebbe limitarsi a fare il comico.
RispondiEliminaehm, cercando online, risulta ingegnere, non architetto.
RispondiEliminacomunque, ad onor del vero, gli stadi mostrati, mi pare siano tutti molto belli.
e magari saranno anche costati poco in costruzione, ma il delle alpi, mi risulta abbia costi di gestione piuttosto alti, o sbaglio?
Me l'ero perso anch'io, ma quante stronzate veramente. No comment!
RispondiEliminaRoss
Dai, tra le tante cose (la maggior parte delle quali puro qualunquismo) qualcosa di giusto ci sarebbe. In particolare quanto riguarda i prezzi spropositati delle opere pubbliche, e anche il fatto che spesso si costruisce a prescindere da quella che sarà la destinazione d'uso. Negli ultimi decenni si è perso molto il contatto con la realtà, si piazzano edifici (belli o molto più spesso mediocri) a prescindere dal contesto urbanistico circostante, a prescindere dalla reale esigenza abitativa o lavorativa. Col risultato che le città finiscono col perdere i propri tratti distintivi e com l'assomigliarsi tutte. Ci si riempie la bocca di presunto neo-umanesimo (maggior vivibilità, ecosostenibilità, ecc...) mentre in realtà spesso si compiacciono le smanie egocentriche di pochi archi-star strapagati. A nostre spese.
RispondiEliminaE' un discorso complesso, al di là di questo Grillo con la sua deriva demagogica non mi sta molto simpatico.
Lasciando perdere il discorso Grillo, con Majowiecki sono
RispondiEliminaabbstanza d'accordo. A prescindere dal fatto che tutto ciò che si è detto sulle passerelle e ponti è una cazzata perchè non è il progettista a scegliere dove collocare gli edifici ma il luogo gli viene assegnato da altri
(allora ci si dovrebbe chiedere piuttosto come lavora la
ommittenza pubblica ma lasciamo perdere), secondo me e l'ho gia postato qua in una occasione, spesso i progetti contemporanei sono più della fanta-architecture, o paper-architecture che architetture. Dopodichè l'architettura è la più democratica delle cose. Ognuno è libero
di seguire le proprie suggestioni ed idee progettuali e di dare
loro una forma. Io credo che ogni forma sia lecita se è totalmente giustificata, da ogni punto di vista.
I risultati sono più o meno condivisibili, ma questa è un'altra storia.
A me non piace quel genere di
anamorfosi degli spazi, di lobi, robe nastriformi e quant'altro (sfido chiunque ad arredarci qualsiasi stanza, ad attaccarci una qualsiasi cosa alle pareti o a provare a riparare un ascensore rotto con tutto curvo storto sguercio sghemo presso-tenso-torto-inflesso...). Però che io non lo condivida non significa che credo che non si possa avere la possibilità di pensarlo e mostrarlo. La provocazione formale in architettura è sempre stata fondamentale per la ricerca di nuove strade inesplorate. Dopodichè però credo anche che ad un certo punto ci sia un limite.
L'architettura per me non è design di edifici. Quando l'unico obiettivo è l'immagine e si comincia a non capire più "cosa-porta-chi" beh... all'abitare in un rendering fatto con
3D studio, Maya o Rhino preferisco di gran lunga le bellissime case di Neutra o godermi il silenzio nelle terme di Vaals di Zumthor. Tutta un'altra storia.
sinceramente da uno che ha progettato il DelleAlpi, noto per la visuale di m......errr...ddda da qualsivoglia angolazione, non accetto critiche.
RispondiEliminauno stadio è fatto con in mente un canone: la maggior visibilità. se non si vede bene, lo stadio non vale nulla.
sinceramente da uno che ha progettato il DelleAlpi, noto per la visuale di m......errr...ddda da qualsivoglia angolazione, non accetto critiche.
RispondiEliminauno stadio è fatto con in mente un canone: la maggior visibilità. se non si vede bene, lo stadio non vale nulla.