Mal di Milano

Non so quanti di voi avranno visto il numero ancora in edicola de l'Espresso con una bella copertina dedicata a Milano.
Milano a rotoli, milano da abbandonare, Milano dove non funziona nulla.
Anzi tutto io vivo a Milano, amo la mia città, come amo l'intera nazione.
Forse non ho capito a quale sfacelo si riferiscono i nostri amici de l'Espresso, perché vivo in città da più di 40 anni e non ricordo un periodo più fertile e fervido come questo. Cantieri e gru ovunque, ma nn solo grandi opere come CityLife o Porta Nuova, ma anche residenze minori. Si rifanno il look intere facciate, vedi il Coin di 5 giornate, un capolavoro, si scava per costruire finalmente la metro 5 ed è in cantiere la linea 4.
Siamo in attesa trepidando per l'assegnazione dell'EXPO 2015.
Intanto la città prosegue il suo lavoro come centro finanziario del commercio e della moda nazionale e internazionale.
Si girano Film internazionali, aprono mega negozi di international appeal, vedi Abercombie, Apple store e forse Harrods che da anni cerca uno spazio sufficientemente grande per dar sfogo alle sue ambizioni di grande magazino.

Rimanendo nello shopping, la Rinascente si è completamente rinnovata.

Si sta costruendo un museo, Il Museo del 900 di Italo Rota, nell'Arengario, finalmente son partiti i lavori alla caserma di via Vincenzo Monti per ospitare l'accademia di Brera così dare più spazio alle collezioni della pinacoteca di Brera...
Devo continuare?

Ho l'impressione che ognuno voglia dire quel che ritenga sia più valido e giusto.

So che moltissime cose non funzionano in cità, ci sono anche cantieri che non vanno avanti ma la maggior parte è per via di vari fattori, primo i soldi, la biblioteca Europea è bloccata perché soldi dallo stato non ne arrivano, altri cantieri non proseguono o son bloccati grazie a comitati vari.

Infine la grande Balena arenata, Malpensa, dove molti al governo fan finta che non esista...

Io credo che -da milanese bauscia :-)- se Milano non funziona, forse è perché è l'italia intera che non funziona più, e si cerca di sparare al bersaglio più grosso e antipatico...