giovedì 22 aprile 2010

Milano e gli alberi in strada



E' notizia di oggi:


Dal Corriere della Sera


L’INIZIATIVA ERA NATA ASSIEME AL MAESTRO CLAUDIO ABBADO, PER IL SUO RITORNO ALLA SCALA

Il divorzio di Milano dagli alberi di Piano

Il Comune: progetto costoso, trovino loro gli sponsor.


L’architetto: così non si va avanti...




Cosa dire? Sono alquanto perplesso, forse la faccio facile e i problemi in comune sono alquanto tosti, ma io è una vita che camminando per strada mi pongo sempre delle domande, come ad esempio, se in questo punto piantassero un albero? Se qui mettessero una fontana? Se là costruissero questo o quello?

Qui di seguito ci sono alcuni miei fotomontaggi con piccole cose che cambiano lo scenario... Letizia Moratti potrebbe ispirarsi, no :D (certo, lei mi legge sempre)



Ogni luogo l'ho presentato com'è ora e come mi piacerebbe, il tutto usando le immagini di Google Map


Carrobbio Prima e dopo



Largo Augusto Prima e dopo

Via Cusani prima e dopo



Piazza Castello Largo Beltrami prima e dopo


Largo Partigiani prima e dopo

Via Orefici prima e dopo

Piazza Giorgio Ambrosoli prima e dopo

Largo Toscanini/San Babila prima e dopo

Piazza Cantore/Porta Genova prima e dopo

Via Larga prima e dopo

Come dire... basta poco, no?

5 commenti:

  1. gli alberi dei tuoi rendering sono ben collocati e ben inseriti nei punti da te individuati (per p.le cairoli è da anni che ci penso anch'io ad una riqualificazione del genere..) ma il progetto di Abbado sulla piantumazione in piazza Duomo e via Dante era semplicemente assurdo oltre che troppo invasivo_
    gli alberi sono molto più utili in corso Buenos Aires per esempio e in tutti i luoghi da te mostrati ! che li mettano qui gli alberi, ma nell'area pedonale e lungo l'asse urbanistico Duomo-Castello No !
    m. mariani

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  2. Concordo in pieno con te. Quelle vie sono nate così. Piazza Duomo è monumentale in questa veste.

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  3. bravo skymino... sarebbe interessante sapere se il progetto di Piano prevede/prevedesse una piantumazione simile, ad ogni modo, anche se non ti legge, provaci, un modo di mandare questo materiale alla Lety, ci sarà no?:-)Oltretutto gli alberi renderebbero più soave la visione di luoghi che mi sconcertano sempre (soprattutto pensando a come erano nati prima di essere così) come via Larga e largo Augusto, che nella tua riproduzione diventa molto molto più digeribile. E poi aggiungo sempre la mia idea di totali recladding o che riportino un po' lo stile antico, o che siano ultra moderni (vedi un edificio anni '70 nella piazza a lato della Centrale, dove c'è il Gallia -la birra di ieri mi fa sfuggire il nome)... questo perchè, per esempio, ieri ero proprio il largo Augusto e la visione della sconclusionata bruttezza del Jolly hotel President mi ha lasciato basito e triste.
    Foerster

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  4. Bravo. Davvero una bella proposta. In effetti basterebbe davvero poco per rendere Milano una città molto più bella di quella che è e a livello europeo. Il piano di Abbado degli alberi in effetti era inadeguato poichè via Dante e piazza Duomo vanno già benissimo così nella loro monumentalità. Semmai concordo nel riqualificare piazza Cordusio che è un groviglio di binari tramviari, via Orefici che è triste e anche piazza Castello. e poi come molti altri hanno già commentato in effetti gli alberi andrebbero piantati anche in zone come quelle che tu ha preso per i rendering. E' la riprova che spesso questi archistar come Renzo Piano si credono dei geni mentre in realtà ci sono moltissime persone più o meno esperte ma comuni in grado di proporre progetti migliori!

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  5. Sono tutte proposte interessanti, senza bisogno di interpellare le solite archistar (italiane o straniere), che in genere ripropongono un po' rivisti (e magari neppure corretti...) progetti già realizzati in altre parti del mondo o peggio fanno uno schizzo (da affidare ad altri architetti) senza neppure fare un sopralluogo (dico davvero!): progetti (quasi) pret-a-porter! ...e a Milano PURTROPPO sono tantissimi e, tra quelli più importanti, sono la stragrande maggioranza!
    Basterebbe davvero (relativamente) poco a fare di Milano una città degna del suo passato e del ruolo culturale ed economico che riveste.
    Purtroppo la città attuale è il risultato di svariati decenni di gestione urbana della città non incentrati sui cittadini e sul ruolo della città, ma esclusivamente(non) progettata sui (milanesissimi... e spesso neppure molto) "danèe": solo con gli sprechi delle consulenze esterne e dei contratti dirigenziali agli "amici-amici" (vedere risultati della corte dei conti!), elargiti con grande generosità dalle ultime quattro giunte (e lasciamo perdere quello che è accaduto prima di queste ultime quattro amministrazioni...), si sarebbero probabilmente potuti realizzare la metà dei progetti che hai proposto qui.
    Comunque: buon lavoro! (ci vorrebbero però anche le planimetrie...)

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