lunedì 29 dicembre 2008

Milano - Modifiche Altra Sede








Ci sono stati dei cambiamenti nel disegno della torre dell'Altra Sede dai primi render che si vedevano in rete e sugli opuscoli, che molti di voi non hanno colto.
Come la modifica della superficie, oppure il lato cieco della torre che ora è completamente sparito, così ho dovuto modificare anche il mio 3D.

venerdì 19 dicembre 2008

Milano - Altra Sede From Above



Grazie alle foto segnalate da SPAVALDO
Mostrano il sito dell'Altra Sede di almeno un mese fa.

domenica 14 dicembre 2008

Berlino - Un Italiano a corte imperiale






E' un architetto italiano a restituire
a Berlino il suo palazzo imperiale


BERLINO - Toccherà a un italiano restituire alla Germania uno dei pezzi più importanti della sua storia e della sua memoria nazionale. L'architetto vicentino Francesco Stella ha vinto il concorso internazionale per i progetti di ricostruzione dello Stadtschloss, il palazzo imperiale del Kaiser che fu barbaramente distrutto dalla dittatura comunista nel dopoguerra come "simbolo del militarismo e dello sfruttamento di classe".
Grazie a Stella, Berlino tornata città unita e capitale del Mitteleuropa riavrà dunque il suo Buckingham Palace (o il suo Quirinale), dopo che sir Norman Foster ha ristrutturato e restaurato il Reichstag, ora sede del Parlamento federale, e dopo che Renzo Piano ha rifatto in splendida chiave postmoderna Potsdamer Platz, la piazza più pulsante e vivace dei ruggenti anni Venti.

Non è stata una decisione facile, quell'edificio è carico di memoria storica, ha detto il ministro dei Trasporti e dell'edilizia, il socialdemocratico Wolfgang Tiefensee. La giuria presieduta dall'italiano Vittorio Lampugnani, ha scelto i piani di Stella preferendoli a quelli di 29 concorrenti da tutto il mondo. Ricostruire il palazzo imperiale costerà circa 552 milioni di euro. Il sì politico definitivo alla ricostruzione non c'è ancora, ma un parere favorevole del Bundestag, il Parlamento federale, è dato per scontato entro fine anno. Il Buckingham Palace tedesco rivisto e "rifirmato" da un talento italiano dovrà dunque essere ricostruito tra il 2010 e il 2013.

Per l'Italia è un grande successo d'immagine in tempi difficili, per la Germania - unita per la prima volta nella sua Storia sotto un solido regime democratico e garantista - è una svolta epocale. Con la ricostruzione del palazzo imperiale si colmerà infine a Berlino l'ultimo grande vuoto urbano creato dalle tragedie del nazismo, della seconda guerra mondiale e del dopoguerra del paese diviso. "E' il più importante progetto culturale varato in Germania dopo il 1945", ha detto André Schmidt, responsabile della politica culturale di Berlino capitale.

Non mancano polemiche sulla scelta, visto che l'ultimo imperatore, il Kaiser Guglielmo II, prima fu protagonista dell'industrializzazione e dello sviluppo d'una società aperta, ma poi con la svolta nazionalista e militarista del 1912 aprì all'Europa il tragico cammino verso la catastrofe della prima guerra mondiale. Lo Stadtschloss è inevitabilmente un simbolo controverso. Ma controversi sono tanti edifici storici, e Berlino era l'unica capitale europea che dopo il 1945 era stata appunto privata del suo edificio-simbolo, come i palazzi reali a Londra, Madrid o Stoccolma o il Quirinale a Roma, o il Vulì (Parlamento) ad Atene.

Lo Stadtschloss, un imponente e per l'epoca modernissimo edificio in stile neoclassico sormontato da una grande cupola, fu bombardato durante la guerra nel corso dei duelli d'artiglieria tra la Wehrmacht hitleriana e l'Armata rossa in avanzata, e dai bombardamenti a volo radente degli Iljushin 2 'Shturmovik', i temuti "carri armati volanti" dell'aviazione sovietica. Ma sopravvisse, pur danneggiato, alla distruzione. Fu la dittatura stalinista di Walter Ulbricht, nel 1950, a decidere di demolirlo anziché restaurarlo come altri regimi comunisti (quelli polacco e ungherese) fecero invece per rispetto alla memoria nazionale con i castelli reali a Varsavia e a Budapest.
Negli anni Settanta, la dittatura eresse sulle macerie dello Stadtschloss il "palazzo della repubblica", un orrendo monolito in stile brezneviano che ospitava i vertici del regime, ma anche i migliori ristoranti e discoteche di Berlino Est. Dopo la riunificazione il Palazzo della Repubblica, che col suo stile orrendamente kitsch era un pugno nell'occhio nella skyline di Berlino, è stato demolito. Non pochi tedeschi dell'est lo rimpiangono, ma solo per i loro ricordi di gioventù.

La maggioranza del paese e dei turisti si prepara ora a godersi il palazzo imperiale che Stella ricostruirà, fedele all'antico fuori, con elementi moderni dentro. La lunga battaglia dell'imprenditore-sponsor di Amburgo Wilhelm von Boddien per ridare a Berlino uno dei suoi grandi Luoghi è infine vinta, con targa italiana.


All'inizio sembrava volessero ricostruirlo identico, ma ora hanno scelto questo progetto, lo preferisco di gran lunga, è il giusto compromesso tra la memoria/ricostruzione e il nuovo.
Infatti solo alcune parti verranno ricostruite, mentre il resto sarà completamente moderno.
Molti tedeschi so che avrebbero voluto una esatta ricostruzione, ma io trovo appunto più intelligente questa soluzione.




mercoledì 3 dicembre 2008

New York - Time Square TKTS Booth





Time Square ha un nuovo simbolo, piccolo, ma credo molto d'effetto.
Nella piazza più caotica al mondo finalmente Perkins Eastman hanno realizzato e sostituito la mitica Edicoletta di TKTS per la rivendita di biglietti per gli spettacoli a Broadway e off Brodway con un nuovo look.
Una scalinata rivolta verso la Piazza e colorata dello stesso colore della vecchia edicola, il rosso.

Il nuovo disegno è stato il risultato di una competizione internazionale lanciata nel 1999. Il disegno vincitore è stato quello dell'australiano John Choi e Tai Ropiha. Il loro concetto allora è stato realizzato dagli architetti alla ditta di New York di Perkins Eastman considerata “la struttura all-glass più complessa nel mondo.
Abbiamo dovuto sposare la cabina, spiegano gli architetti, lapiazza, le statue (del padre Duffy e George M. Cohan) ed avere qualcosa che riflettesse il concetto di Times Square, ma senza fare concorrenza ad essa.
La scala in vetro spesso sarà un nuovo elemento catalizzatore della piazza e la luce rossa si fonde perfettamente col contesto luminoso dei cartelloni pubblicitari sui palazzi.


Concept Design: Choi Ropiha
Design Development & Executive Architects: Perkins Eastman
Location: New York, USA
Project Year: 2008
Principal material: Glass
Footprint Area: 79 sqm
Stairs Area: 200 sqm
Photographs: Perkins Eastman


lunedì 1 dicembre 2008

Milano - Milano Convention Centre Solution





Mario Bellini ha progettato il recupero e la trasformazione degli edifici dei padiglioni 5 e 6 del Portello, opportunamente riqualificati e trasformati in Centro Congressi.
Ha progettato la copertura del centro concependo una sorta di "Cometa" come è stata definita.
La cometa è concepita come combinazione di 8mila metri di raggi luminescenti (lunghi fino a 200 metri) che si staccano, ondeggiando, da un nucleo più denso fino a formare una coda.
Ciascun raggio è formato da 4 nastri, affiancati, profilati in alluminio ultrasottile, anodizzato color argento, e microforato (che rende ulteriormente leggera e semitrasparente l’intera struttura).
Ogni raggio è sostenuto da leggere strutture reticolari tridimensionali in acciaio, al centro delle quali corrono 8mila metri di luce canalizzata prodotta da sorgenti luminose di Led a basso consumo (solo 1 watt per metro).
Dai Disegni onestamente non riesco a capire molto, non impazzisco, mi da l'impressione di qualcosa di appoggiato sopra, come un fazzoletto per coprire qualcosa di brutto.
Vedremo una volta terminata, e giudicheremo.